Il dottorato di ricerca in Scienze dell’antichità e archeologia – Progetto Pegaso è un consorzio tra le tre università di Firenze, Pisa e Siena con sede amministrativa presso l’Università di Pisa.
Il suo collegio comprende docenti di università italiane e straniere. Il Dottorato attribuisce per concorso borse di studio a qualificati concorrenti nell’ambito delle discipline di scienze dell’antichità e archeologia, accompagnandone la formazione nel triennio con una ricca e articolata offerta didattica informata da interdisciplinarietà e da apertura ai nuovi approcci metodologici. Il suo regolamento interno rispecchia il regolamento generale del dottorato dell’Università di Pisa. Gli studenti devono trascorrere in sedi non italiane un periodo di formazione pari a sei mesi, che può essere anche suddiviso in più periodi.
Il dottorato regionale intende promuovere la presa di coscienza della sostanziale unità degli obiettivi della ricerca nel campo degli studi sul mondo antico e, tramite l’accorpamento di precedenti programmi di dottorato delle Università di Firenze, Pisa e Siena, omogenei nelle metodologie e nelle prospettive della ricerca, si pone l’obiettivo di formare dottori capaci di affrontare tematiche originali con adeguati e innovativi strumenti teorici e pratici per lo studio del passato, la memoria e la valorizzazione dei beni culturali.
Il dottorato regionale prosegue e incrementa il livello d’internazionalizzazione precedentemente raggiunto dai programmi, con la partecipazione, sia nel collegio che nelle attività formative, di docenti stranieri, l’apertura a studenti di paesi esteri, il soggiorno all’estero dei dottorandi, lo svolgimento di lezioni e seminari in inglese o in altre lingue (francese, spagnolo e tedesco), la cotutela delle tesi con università straniere anche al fine del conseguimento del titolo di Doctor Europaeus.
Il progetto si articola in due curricula:
- Archeologia
- Filologia classica
Fino al XXXVIII ciclo il dottorato prevedeva anche un curriculum di Antropologia.
Sbocchi occupazionali
L’obiettivo è la creazione, attraverso la formazione didattica e la ricerca, di figure professionali con competenze tecniche, pronte per sbocchi occupazionali nella ricerca sul mondo antico, nell’insegnamento delle università e delle scuole, nei musei e nelle sovrintendenze, nelle strutture di tutela, nelle biblioteche, nell’editoria e nella comunicazione o nell’industria culturale, fra giornalismo e Digital Humanities, nella creazione di eventi o mostre di rilievo pubblico oltre che in campo imprenditoriale.
Come è ormai riconosciuto, dalla ricerca sul mondo antico, per le difficoltà nella ricostruzione in base a testi, documenti, reperti spesso incompleti o frammentari, deriva un esercizio di capacità combinatorie che rende la formazione degli allievi flessibile, in fertile rapporto con le richieste più complesse della realtà economica e sociale del nostro tempo.